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| Sesso con Alexandra Il racconto è destinato soprattutto a chi ha una passione erotica nei confronti delle scoregge femminili (tipo di "fetish" molto conosciuto e largamente diffuso).
Nel racconto sono presenti riferimenti ad un mio precedente lavoro: "Le puzzette di Alexandra"
Mi farebbe piacere se qualcuno commentasse per capire le reazioni ai miei racconti e saper perfezionare la mia scrittura di conseguenza.
Buona lettura.Ricordavo vividamente gli avvenimenti accaduti un anno prima, avenimenti che nella mia mente non avevano mai perso di vivacità erotica. Ogni tanto, durante l'anno, mi era capitato di fare sogni di un potenziale erotico a mio parere incredibile; sognavo di affondare le mie parti intime nel sederone di Alexandra per poi sentire le vibrazioni delle sue puzzette, oppure unire le mie con le sue bagnate parti intime per ore. Arrivò però un giorno in cui decisi che i sogni dovevano in qualche modo realizzarsi. La mia determinazione aumentò anche quando scoprì che mi avevano assegnato alla stessa sua classe. Per i primi mesi dell'anno la conobbi meglio e strinsimo una buona amicizia che arrivò ad un grande cambiamento nei primi giorni di dicembre.
Mi ricordo benissimo che eravamo seduti su una panchina fuori dalle classi a fine giornata ed io non potevo evitare di guardarla. Il suo seno si mostrava più generoso che mai in una scollata camicetta, le sue carnose labbra facevano intravedere una bellissima e invitante lingua, le sue scarpe mostravano un grosso ma ben curato piede, indossava dei jeans da cui si poteva intravedere l'apertura del suo un po' grosso ma bellissimo sedere che... tutto ad un tratto vidi le sue natiche che si alzavano verso la destra e spingevano i muscoli verso l'esterno e sentì il suono di una tromba: aveva scoreggiato! Non potevo crederci, pensavo di essere in un sogno ma era tutta realtà. Aveva fatto una grossa fragorosa scoreggia rumorosa e adesso mi veniva incontro un odore paradisiaco. Poi aveva fatto un verso di liberazione e di piacere nonostante fosse diventata rossa in faccia. A quel punto la mia erezione non era più cammuffabile. Lei si girò e vide il mio pene eretto: "oddio", disse lei "ti è diventato duro". Io gli risposi a voce bassa: "voglio fare l'amore con te". Lei si guardò attorno per vedere se c'era qualcuno e mi baciò in bocca. Non era un normale bacio: potevo sentire la sua lingua coinvolta come non mai. Assecondai e fu un vero e proprio bacio "alla francese". Poi si sedette sul mio pene e cominciò a strusciarsi e, ad un tratto, mollò un'ulteriore rumorosa scoreggia che mi fece vibrare il pene. Aveva capito cosa mi aveva fatto eccitare! Ero così eccitato che quasi stavo già venendo che lei mi trascino in bagno. Entrammo quindi nel bagno e lei chiuse la porta. Aveva i capezzoli incredibilmente eretti a rilievo del suo grosso seno. Toccai i suoi seni passando sui capezzoli mentre lei faceva versi di piacere e mi accarezzava il pene. Poi lei si abbasso mostrandomi il suo sederone in primo piano e mollo un'ulteriore puzzetta semi-silenziosa. Io gli infilai il pene fra le sue natiche (ancora coperte dai pantaloni) e lei ne mollo ancora un'altra silenziosa e mi disse: "aspetta devo fare la cacca". Allora si accovacciò per terra e fece due cacche piuttosto lunghe per poi rioffrirmi il suo sedere, questa volta nudo. Aveva due natiche belle grandi ed un ano piuttosto generoso. Infilai il mio pene in quel morbido paradiso e la sensazione era fantastica. Lei era terribilmente eccitata e, nel momento in cui gli toccai la vulva, ne uscì uno spruzzo e sul pene potevo sentire le contrazioni ritmiche involontarie del suo ano all'orgasmo: riusciva a stento a tenersi in piedi. Venni anch'io con lei.
Dopo il sesso scoprì che, a seguito dell'incidente successo l'anno prima in classe, anche lei aveva acquisito il fetish delle puzzette venendo a conoscenza della sua bisessualità. Il sesso con Alexandra fu fantastico, un'esperienza indimenticabile.
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