Relax senza pudore

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Dan_94
view post Posted on 9/7/2010, 21:04




Relax senza pudore



Anna entrò in casa con un senso di nervosismo addosso. Era andata alla casa al mare per godersi l’inizio dell’estate in pace. In giugno normalmente c’era poca gente in quella zona, e le lunghe giornate consentivano di stare in spiaggia fin quasi alle 9 di sera. Ma quell’anno era diverso: da 4 giorni era lì da sola, e da altrettanti giorni pioveva. Il tutto era accompagnato da una cappa di caldo e di umidità che non aveva precedenti. In pratica le stava scorrendo via tutta la settimana in cui aveva programmato di stare da sola. Era venerdì, e domenica sarebbe arrivato suo fratello dalla missione di lavoro. E arrivederci tranquillità!

Decise che era necessario rilassarsi un po’, nel modo che ormai stava diventando consueto, visto che in quei giorni era potuta uscire di rado: stendersi sul divano ad ascoltare musica. Ovviamente nuda, come amava stare in casa quando era sola. Tolse la magliettina, i jeans e gli slip. Il reggiseno aveva deciso di bandirlo completamente in quella settimana, anche quando usciva, perché voleva sentirsi quanto più libera possibile. Se ci fosse stato il sole avrebbe anche fatto topless (cosa che comunque aveva già fatto quando non c’era tanta gente in spiaggia).

Si sedette sul divano e si mise in posizione stile yoga, con le gambe incrociate.. e già solo questo la fece sentire più rilassata. Poi infilò le cuffiette e sparò al massimo il volume del lettore mp3, trovando casualmente una compilation di musica d’ambiente, che riproduceva suoni della natura. Era come se il mondo esterno non esistesse più, semplicemente perché non si sentiva. Chiuse gli occhi, ed in quel momento furono solo lei e la musica.. e la natura che iniziò ad immaginare.

Dopo una decina di minuti, era praticamente immersa con la mente in un bosco virtuale, che le sembrava del tutto realistico. Riusciva a percepire odori d’erba leggermente umida che erano solo nella sua testa. Poi una piacevolissima brezza sul corpo nudo che la fece rabbrividire per qualche secondo.. e un attimo dopo la condusse ad un’inaspettata eccitazione. Percepì in maniera accentuata il contatto della pelle nuda con la stoffa del divano, che era tutto sommato fresca, e questo la eccitò ancora di più.

Sollevò un braccio e si accarezzò i seni, prima il destro poi il sinistro, indugiando in entrambi i casi sui capezzoli, che le emozioni del momento le avevano fatto inturgidire per bene. Poi iniziò a palparseli più golosamente, scoprendo qualcosa che già sapeva, e cioè che non erano affatto piccoli, anzi.. da quando aveva sviluppato (una terza piena), i ragazzi avevano sempre cercato di sbirciare ad ogni occasione perché ne erano incuriositi ed attratti, ed a lei tutto sommato non dispiaceva. In fondo non c’era nulla di male!

Le sovvenne che al supermercato, il giorno prima, si era chinata per prendere un barattolo di conserva, e si era accorta che un ragazzo aveva lanciato lo sguardo proprio sulla scollatura, probabilmente riuscendo a scoprire che non portava il reggiseno sotto. Ricordò che non aveva fatto nulla per sottrarsi a quell’occhiata tanto furtiva quanto prolungata, ma che aveva continuato tranquillamente a fare ciò che stava facendo.. concedendogli anche qualche secondo in più del necessario.

Mentre pensava all’episodio, la sua mano era già inconsapevolmente scesa in basso ad accarezzare le grandi labbra, già umide per l’eccitazione e facili da raggiungere vista la posizione seduta a gambe incrociate. Il respiro le si fece più affannoso man mano che l’eccitazione saliva.. e che le sue stesse dita iniziavano a penetrarla. Rovesciò la testa all’indietro con gli occhi sempre chiusi, si morse le labbra in un gesto che, ne era certa, un uomo avrebbe trovato eccitante, stese le gambe per poterle allargare di più e godere dei movimenti delle sue stesse mani. Si penetrò con 3 dita mentre un suono di pioggia portò alla sua mente, senza che riuscisse minimamente a spiegarsi il perché (ma neanche se lo stava chiedendo più di tanto, perché si lasciava trascinare dalle emozioni) il ricordo di un giorno in cui aveva creduto di scoprire qualcosa di nascosto di una persona molto vicina a lui.

Avevano sui 19 anni circa, poco più di 3 anni prima, e lei e suo fratello erano andati al mare solo per fare una sorpresa ad alcuni amici, che però non erano lì. E così avevano deciso di scendere almeno in spiaggia, ma faceva caldo nonostante fosse solo aprile. Lei aveva proposto di fare il bagno, ma dovevano indossare i costumi che avevano portato con sé per prudenza (sebbene non pensassero di usarli davvero). Non c’erano cabine, dovevano cambiarsi lì e lo fecero. Troppo pudico suo fratello per spogliarsi davanti a lei o per accettare che lei lo facesse davanti a lui.. così lo avevano fatto a turno.

Era stata prima lei a cambiarsi, e lui era stato diligentemente voltato per tutto il tempo. Poi era stata la volta di mirko.. ma lei non era stata così diligente. Aveva provato a sbirciare, riuscendo solo a vedere di sfuggita, per non più di un secondo, il pene di suo fratello. Troppo poco per capire come fosse, anche se le era sembrato piuttosto grande (e non era nemmeno eretto!).. troppo poco per ricordarlo bene adesso. Ma l’immaginazione arrivava dove il ricordo non poteva, ed il pensiero della strana emozione che aveva provato in quell’occasione (e della curiosità che ogni tanto le faceva ipotizzare di spiarlo per scoprire qualcosa di più, senza mai trovare il coraggio di farlo davvero) la spinse a penetrarsi ancora, fino a raggiungere un orgasmo tanto soddisfacente quanto inaspettatamente rapido. Sospirò rendendosi conto che in realtà era passata quasi mezz’ora, perché la compilation dei suoni della natura, che tanto durava, era quasi al termine.

Aprì gli occhi ed ebbe un sussulto. Per un attimo non capì se stesse ancora sognando e immaginando, perché mirko non doveva essere lì realmente. Lui aprì la bocca ma non emise alcun suono, dandole la sensazione di un momento onirico.. poi capì che era per via del volume troppo alto. Quando tolse le cuffie, la realtà le ripiombò addosso tutta di un colpo. Suo fratello era lì, seduto davvero davanti a lei. E lei era nuda, a gambe aperte sul divano, ed aveva appena finito una masturbazione molto soddisfacente, che aveva avuto proprio lui come inatteso oggetto di desiderio...ma evidentemente anche come spettatore!!

Si risvegliò dal torpore reagendo in maniera istintiva.. cercò di coprirsi, accavallando le gambe per nascondere la zona più intima e coprendo i seni con le mani, sebbene si rendesse conto razionalmente che ormai ogni residuo di segreto intimo nei confronti di suo fratello era svanito.. “E tu che ci fai a casa?? Mi hai fatto prendere un colpo! Perché non hai suonato al campanello? O perché non hai avvertito del tuo arrivo? E da quanto tempo sei qui??” gli disse tutto d’un fiato, cercando di muoversi il meno possibile per evitare di mostrarsi ancora.

“Beh.. intanto ciao! – rispose – Andiamo per ordine rispetto alle tue domande: sono tornato a casa con due giorni di anticipo perché avevamo concluso il progetto. Ho suonato al campanello, ma tu non hai sentito per via delle cuffie immagino.. così sono entrato pensando che non ci fosse nessuno. Non ho avvertito perché volevo farti una sorpresa.. ma direi che me l’hai fatta tu! Pensavo ti fossi accorta di me quando sono entrato in stanza perchè aprendo la porta si è sentita un pò di corrente d'aria, per via della finestra aperta.. ma poi ho capito che eri troppo.. presa! - continuò sorridendo - Beh.. mi pare di aver risposto a tutto.. anzi no! Sono qui da abbastanza tempo da rendere totalmente inutile che tu ti copra.. sinceramente credo di aver visto tutto il possibile per un tempo sufficiente a non dimenticarlo più!!” concluse con un sorriso.

Anna si rese conto del momento in cui suo fratello era entrato aveva sentito una leggera brezza, pensando che fosse immaginazione.. ma era stata una corrente d'aria reale! E lei proprio da lì aveva tratto l'impulso a masturbarsi, quindi.. Mirko aveva visto proprio tutto! Ma non aveva alcuna colpa, se non quella di essere rimasto a guardare dopo averla scoperta nuda.. ma in tutta sincerità, credeva che a parti invertite avrebbe probabilmente approfittato per guardare allo stesso modo.. altrimenti perché ogni tanto le passava per la testa quella strana idea di spiarlo? La curiosità vinceva sempre in queste cose, lo aveva scopertosoprattutto quella volta al mare, quando un po’ di coraggio lo aveva trovato.
“Scusa.. mi fa piacere che sei tornato.. ma che imbarazzo!!” disse anna realmente in difficoltà, mentre ancora si copriva. Era abbastanza disinibita, ma quello che era successo era troppo anche per lei. “Mica ti farai un problema per questo! Che male c’è?? Tutti ci masturbiamo ogni tanto!!” rispose lui. “Beh, magari lo facciamo in privato però! Non credo che tu saresti tanto tranquillo se sapessi che ti ho visto mentre ti masturbavi!” ribattè anna.

Mirko la sorprese. “Io non avrei problemi.. non la trovo poi una cosa così scandalosa se è fatta con naturalezza. Non mi sono mica scandalizzato quella volta al mare quando hai cercato di sbirciarmi!”. Anna rimase di sasso.. incredibile che quell’episodio stesse venendo fuori così tante volte quel giorno! “Davvero te n’eri accorto??” chiese incredula. “Ma si dai.. l’ho trovata una cosa simpatica.. e io non feci altrettanto solo perché non ne ebbi il coraggio! Ma diciamo che ora ho compensato quella mancanza” ammise lui con una strizzatina d’occhio.

Anna fu divertita da quello scambio di battute, e replicò maliziosa. “Comunque non credo che non avresti problemi a fare la stessa cosa che ho fatto io poco fa.. no.. non ci credo!”. “Mi stai sfidando? Guarda che scherzavo.. - disse lui altrettanto malizioso – anzi sai cosa ti dico? Questa situazione mi ha eccitato.. e ho voglia di masturbarmi anch’io.. e lo farò qui adesso. Per me puoi restare, ma non credo che lo farai!”.
Incredibile.. ora era lui che sfidava lei! Anna era certa che non l’avrebbe fatto davvero. . finché mirko non si alzò e si tolse la maglietta, poi i pantaloni, restando in slip. “Ultima occasione per andare..” le disse. Per tutta risposta lei si sistemò meglio sul divano, ed abbandonò ogni imbarazzo per la sua nudità. Tornò a sedersi a gambe incrociate mostrando tutto, con le braccia che finalmente smisero di coprire i seni. “Credo proprio che resterò..” confermò.

Mirko non esitò ulteriormente ed abbassò gli slip, rivelando un pene eccitato e piuttosto grande, poi tornò a sedersi sulla poltrona dinanzi a lei ed iniziò tranquillamente ad accarezzarselo, per poi cominciare pian piano a masturbarsi. Lei lo guardò fisso, senza falsi pudori.“ Già che ci siamo, puoi confessare se me l’avevi visto quella volta in spiaggia?” chiese inaspettatamente ma con grande naturalezza. Con altrettanta naturalezza lei rispose: “si.. mi era sembrato abbastanza grande, anche se non l’avevo certo visto eretto come ora!” Suo fratello sorrise, evidentemente compiaciuto sia di quella rivelazione, sia del fatto che sua sorella sembrava non riuscire a staccare gli occhi dal suo pene eretto.. ed iniziò a masturbarsi con più intensità.

Ansimava, sembrava davvero eccitatissimo anche lui, specialmente quando se lo afferrò con due mani. Sembrava già sul punto di venire, e le sue parole confermarono la sensazione. “Ehm… credo di fare una brutta figura ma.. forse è già ora che vada in bagno..” disse. Stavolta fu lei ad essere inaspettatamente naturale. “Nessuna brutta figura..e non c’è bisogno che vai in bagno.. basterà pulire un po’ dopo!” ribattè con una strizzatina d’occhio. Mirko fece un sospiro ancora più forte, forse anche tranquillizzato da quelle parole.. si sdraiò quasi sulla poltrona, in modo che il pene gli puntasse sull’addome.. ebbe un sussulto durante gli ultimi movimenti su e giù che le sue stesse mani stavano regalando al suo membro, e venne..

Anna osservò con attenzione lo sperma schizzare ed arrivare all’inizio fino al petto di suo fratello. Due, tre, quattro, cinque schizzi gli ‘riempirono’ anche la pancia.. vide distintamente l’ombelico riempito di sperma. Fu incredibilmente eccitante. Quando mirko tornò a guardarla, sembrava leggermente imbarazzato, ma era umano.
Lei gli sorrise, si alzò senza pudore, andò in bagno e tornò con un asciugamani, senza approfittare dell’occasione per rivestirsi. Glielo porse stando in piedi ad un metro da lui, orgogliosa delle sue nudità e del coraggio di mostrarle a suo fratello con quella naturalezza. Lui sorrise e la ringraziò, iniziando a pulirsi un po’ mentre il suo pene stava perdendo l’erezione, com’era naturale.

Entrambi sapevano che era stato un episodio isolato, che li aveva divertiti ed eccitati, ma che non si sarebbe ripetuto. Non servirono parole per comprendersi, bastarono i loro sguardi. Ma gli stessi sguardi rivelavano anche che non avrebbero dimenticato quel pomeriggio..
 
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